Questa secca ha il cappello a circa nove metri e dista dalla costa appena 300 metri. Le pareti vanno giù fino a una profondità di -50mt e anche se molte volte la visibilità non è eccellente, il Banco di Santa Croce resta una delle più interessanti immersioni di tutta la costa sorrentina. Infatti straordinaria è la ricchezza di forme di vita mediterranee, sia libere che sessili, che si incontrano sott’acqua già da quando si inizia la discesa. Intorno ai -20mt di profondità si incontrano le prime paramuricee che anticipano di poco gli enormi e fitti ventagli che proseguono fino ai -40mt.
Il subacqueo resta affascinato dalle tante gorgonie che quando si arriva ad uno spacco che divide in due la secca principale lo spettacolo che si presenta è davvero impressionante: grandi ventagli che si intrecciano tra di loro e poco distante non manca neppure la Gerardia Savaglia. Si è talmente presi dall’ambiente e dai colori che molte volte non ci si accorge dei branchi di migliaia di Antias che nuotano tra i rami delle gorgonie.
La risalita dal fondo, lungo la parete, ci regala vaste zone di Parazoanthus e di Astroides che sono ottimo spunto per i fotografi che possono effettuare gli ultimi scatti di un’immersione da sogno.
Nei periodi di passo, durante le eventuali soste di sicurezza o decompressione, non è raro vedere sfrecciare ricciole e palamiti.